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L’ODISSEA DEI VIAGGIATORI, SU TUTTE LE FURIE: “ORMAI E’ UNA BARZELLETTA”. UNA PENDOLARE: “CAPIAMO I DISAGI, MA NESSUNO HA TATTO CON NOI UTENTI”

Non se ne può più. I disagi sono all’ordine del giorno e, come raccontato già nella giornata di ieri, e i viaggiatori sono sul piede di guerra. “Ormai – ci scrive un nostro utente – è diventata la barzelletta del sud Italia, sono due anni che rubano cavi e non si prendono provvedimenti“.

L’aspetto più drammatico è proprio legato alle complicazioni derivanti da queste soste forzate. Su quel binario si intersecano speranze, sogni, momenti di vita quotidiana, aspetti della vita lavorativa o di studio. E’ il caso di una studentessa ruvese impegnata in un esame universitario questa mattina e che ha dovuto fare i salti mortali per raggiungere il nostro capoluogo di provincia.
Tramite la nostra applicazione WhatsApp, una ruvese ha scritto: “Buongiorno, sono la mamma di una studentessa universitaria dell’università di Bari. Anche oggi lei, come tanti altri pendolari, si è trovata di fronte alla ormai solita realtà: soppressione dei treni. Alla lecita domanda: “A che ora il pullman sostitutivo avrebbe raggiunto Bari?”  le è stato risposto con un disinteressato “non lo sappiamo”“.

E il racconto procede con la telefonata effettuata nella giornata di ieri in direzione ferrotramviaria, considerato che “mia figlia oggi deve sostenere un esame, per chiedere informazioni e mi era stato detto che era soppresso solo il treno delle 5 e 48, gli altri precedevano normalmente”. Ma nella notte qualcosa è andato storto e il solito furto di cavi di rame ha messo “in ginocchio” l’intera provincia.

“E se fosse una questione di ufo”? Si chiede un’utente di Ferrotramviaria. L’importante è trovare una soluzione efficace, in tempi strettissimi.

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