Religione

L'EDITORIALE DI "LUCE E VITA". MONS. CORNACCHIA: "DAL GIUBILEO IN POI, UN CUORE DISPONIBILE"

L’editoriale di “Luce e Vita” di questa settimana è stato scritto da Mons. Cornacchia, vescovo della nostra diocesi.

L’idea, assai profetica, di Papa Francesco di indire un Giubileo Straordinario della Misericordia è stata quella di proporre, all’intera cristianità, un’occasione favorevole per riflettere su un tema importante della vita di ognuno: l’essere misericordiosi come lo è il Padre nostro celeste (cf. Lc 6, 36), che fa risplendere il sole sui buoni e sui cattivi; che fa piovere sui giusti e gli ingiusti (cf. Mt 5, 38-45); che non fa preferenze di persone. Vedendo gli scenari di guerra, i fuochi del terrorismo e dei numerosi attentati kamikaze, nel mondo intero, diciamo che gli uomini difficilmente usano misericordia tra loro, a differenza di Dio Padre, il quale ha misericordia e benevolenza per ciascuno di noi.
La misericordia che gli uomini usano nei miei confronti è differente da quella che il Signore ha con me e con tutti. Don Tonino, riportando una bella frase di San Bernardo, diceva che l’amore di Dio è “Caritas sine modo” (= amore smisurato).
Papa Francesco ci richiama all’esercizio delle opere di misericordia corporale e spirituale (MV 15), e ci ricorda che “la misericordia non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suo veri figli” (MV 9). Per un vero cristiano il perdono, la pazienza, la misericordia verso tutti sono le credenziali da esibire in ogni momento ed in ogni luogo. Mentre l’arroganza, la vendetta, l’odio viscido ed impercettibile si fanno strada, il cristiano è chiamato a decidersi da quale parte stare; se omologarsi a tutto il resto o stare dalla parte della minoranza, ma fedele a Cristo.
Un tale ha scritto: “Se vuoi vincere, vendicati; se vuoi essere felice, perdona”. Questa è la sfida: vincere o essere felici per sempre! Non abbiamo altra scelta! Il Giubileo come “tempo che passa” (= kronos) è terminato. Esso deve continuare nei nostri cuori, invece, come “tempo opportuno e favorevole” (= kairòs), per attualizzare qui ed ora il messaggio evangelico. Dice Papa Francesco: “La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, che deve raggiungere per mezzo suo, ogni persona” (MV 12).
Cominciamo, dunque, ogni giorno, a perdonare e ad usare misericordia, partendo dai nostri vicini, fino ai lontani, ai nemici, agli scettici. Anche se non siamo perfetti ed irreprensibili, sforziamoci di diventarlo. Molti hanno preso seriamente il messaggio del Giubileo costruendo ponti e consolidando rapporti lacerati, partendo dalle loro famiglie.
Diamo una svolta decisiva alla nostra vita! Dinanzi alle strazianti immagini che ci vengono dalle zone terremotate, non possiamo rimanere impassibili. Non rinviamo a fare domani, quello che è urgente fare oggi! Come Dio usa misericordia verso di me, in ogni momento della vita, anch’io voglio iniziare ad avere un cuore disponibile verso i miseri, i bisognosi ed afflitti!

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