LE TESTIMONIANZE DEI RUVESI RESIDENTI NELLE ZONE COLPITE DAL SISMA: "TANTISSIMA PAURA, SCOSSE INTERMINABILI"
Nella notte un violento terremoto di magnitudo 6,0 ha colpito il Centro Italia. L’area interessata è vastissima e comprende Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. La prima scossa è stata avvertita alle 3.36 del mattino, alla prime luci dell’alba se ne conteranno più 100. L’epicentro è stato localizzato nei pressi di Accumuli, in provincia di Rieti (Lazio), poco distante da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e Amatrice (Rieti). Proprio in questi tre comuni si segnalano i danni più gravi e decine di vittime: il bilancio attuale, destinato a salire, parla di 21 morti.
“Noi stiamo benissimo, ma abbiamo provato tanta tanta paura“, racconta Giacomo Caldarola alla nostra redazione. Ruvese trasferitosi ad Ascoli Piceno, si trova di fatto a 40 chilometri dall’epicentro: “La prima scossa è durata una quarantina di secondi ed è stata interminabile. Poi c’è stata una seconda, dove quasi tutti gli abitandi di Ascoli Piceno sono usciti in strada. Dai primi rilievi ci sono solo gente spaventata e qualche crepa non preoccupante“. Assistente capo della polizia penitenziaria racconta la distruzione a pochi chilometri dalla sua abitazione: “Non ci sono parole, la disperazione si tocca con mano“.
Alina Luzio, sul suo profilo facebook, residente a L’Aquila, tranquillizza tutti e scrive: “Noi stiamo bene ma è stato forte anche qua, una paura tremenda! Anche perché siamo a due passi dall’epicentro. Siamo rientrati dopo l’ultima scossa e per fortuna casa non ha subito danni. È stato bruttissimo, perché stavamo dormendo ed è durato tanto. Comunque stiamo bene”.
Nel frattempo, anche nella nostra città, si è messa in moto la macchina della solidarietà, in questo momento di disperazione per tantissimi italiani.