Lavoro in nero: arresti in un opificio
Applicava prezzi altamente concorrenziali nel suo laboratorio di Ruvo di Puglia, grazie all’utilizzo di lavoratori in nero. Una giovane imprenditrice di Corato è stata scoperta dalla guardia di finanza e pagherà una multa da 60mila euro. I finanzieri di Trani hanno fatto irruzione in un capannone nella zona artigianale di Ruvo e hanno trovato 11 lavoratori completamente in nero e altri tre assunti irregolarmente. I 14 stavano fabbricando parti di calzature in cuoio.
L’imprenditrice era in grado di praticare prezzi stracciati a discapito dei dipendenti, privi di ogni tutela sia sotto l’aspetto contributivoassistenziale,attuando fra l’altro una sleale concorrenza nei confronti degli altri operatori, fetta rilevante dell’economia di quella provincia. Quella del lavoro nero continua ad essere una piaga di particolare attualità nonostante le pesanti sanzioni. Proprio per questo il comando provinciale di Bari sta riservando particolare attenzione: nell’anno in corso sono stati individuati 329 lavoratori in nero e 665 irregolari, mentre sono stati 103 i datori di lavori verbalizzati.
ansa.it