Attualità

La svolta ludica di lavoro e istruzione: ecco i segreti della gamification

Sono sempre di più le aziende e le istituzioni di formazione (tra cui anche scuole e Università) a scegliere meccanismi basati sul gioco, con tassi di gradimento e risultati veramente incoraggianti.

Un apprendimento di tipo nuovo, efficace e ragionato, ma anche divertente e accogliente. È quello che stanno cercando di introdurre diverse scuole e diversi atenei, in Italia e in Europa. Per farlo hanno scelto di seguire uno dei trend di e-learning più discussi e anche più redditizi: il game based learning.

Con questo termine ci si riferisce a tutte quelle attività che sfruttano i meccanismi tipici dei giochi per invogliare alle attività gli utenti. La stessa cosa se questi sono alunni o studenti, messi al centro di una strategia didattica in cui si impara giocando. D’altronde lo dicevano anche i latini, “ludendo docere”, insegnare giocare, insegnare divertendosi. Un’impostazione che aveva molteplici vantaggi: il superamento di bias cognitivi grazie all’ambiente di gioco simulato, il rafforzamento della cooperazione e del lavoro di gruppo, l’empatia, gli incentivi a proattività e a responsabilità. E che questa strategia sia la svolta del futuro lo dimostra anche l’esempio di alcuni studenti pugliesi, precisamente dell’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli di Massafra. I ragazzi, infatti, hanno vinto un progetto Erasmus per la partecipazione a corsi di formazione proprio sulla gamification a scuola. “È bene entrare in un’ottica in cui gioco e didattica non costituiscono un ossimoro, ma un binomio vincente – ha raccontato il preside Gianluigi Maraglino – a prova del fatto che è possibile apprendere giocando o che giocando si impara

Il Game based learning è stretto parente poi della gamification, ovvero l’applicazione di meccanismi di gioco a contesti di base non ludici. Si tratta di una strategia adottata da siti di gioco online per acquisire nuovi clienti e incrementare le registrazioni alle piattaforme, ma che è estendibile a tantissimi altri settori della nostra economia. Il procedimento è semplice: basta mettere in campo processi di assegnazione premi, creazione di classifiche, badge e traguardi proprio per promuovere e migliorare il rendimento lavorativo. Il meccanismo della gamification rende infatti positiva la competizione tra colleghi, aumentando l’engagement e la motivazione, rendendo inconsapevole, naturale e senza sforzo il raggiungimento di un obiettivo professionale.

Tutto diventa un gioco, insomma, in classe e in ufficio, a scuola e sul posto di lavoro. Un gioco che guarda alla formazione, alla crescita, al miglioramento. Per cercare nuovi canali di sviluppo per i lavoratori di domani.

 

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