Attualità

LA DAD RACCONTATA DAGLI STUDENTI: RISPONDE UN ALUNNO DEL LICEO TEDONE

La settimana scorsa abbiamo chiesto a un alunno dell’ITET “Padre A.M. Tannoia” di Ruvo di raccontarci la sua esperienza con la didattica a distanza, i problemi riscontrati e i vantaggi. Oggi, allargando il raggio d’indagine, abbiamo intervistato un alunno del Liceo Scientifico e Linguistico “O. Tedone”, Alessandro De Robertis al quale abbiamo posto le stesse domande. Ha risposto:

Qual è il tuo riscontro personale in merito alla DAD?

Penso che la DAD sia sicuramente necessaria in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo, tuttavia quello che manca è la socialità e i momenti di svago necessari per l’ultimo anno di liceo, che dovrebbe essere l’anno indimenticabile e ricco di ricordi.

Qual è il problema maggiore che riscontrate?

I problemi principali riscontrati riguardano sia la difficile comprensione di determinati argomenti per i quali sarebbe necessaria una spiegazione dal vivo, sia la presenza di eventuali problemi di linea e connessione che rendono difficile il “normale” svolgimento delle videolezioni.

I compiti in classe, le interrogazioni come avvengono?

I compiti in classe si svolgono principalmente tramite la piattaforma Google moduli, e spesso, in particolare nei compiti più articolati, posizioniamo in modo tale da riprendere anche il piano di lavoro. Per quanto riguarda le interrogazioni si svolgono nella stessa modalità della didattica in presenza.

Hai riscontrato qualche “ingiustizia” da parte dei docenti nell’assegnazione dei compiti o anche nelle valutazioni rispetto alla normalità?

Da un lato troviamo alcuni professori che hanno sin da subito dimostrato la propria volontà nel venirci incontro per non metterci ulteriormente in difficoltà in questa situazione già complicata di suo. Altri invece non mostrano la stessa empatia ma anzi si contengono nei voti, pensando che possiamo essere facilitati essendo a casa. In più a volte si scagliano contro di noi fraintendendo alcune situazioni e approfittando della loro posizione.

Cosa vi manca di più dell’andare a scuola?

La cosa che più mi manca dell’andare a scuola è il clima che si creava dal momento in cui salivo sul pullman fino a quando tornavo a casa, ricco di risate e divertimento, ma soprattutto incontrare amici che, essendo di altre città posso vedere difficilmente in queste circostanze.

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