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LA CRIFO WINES A CACCIA DEL SOGNO A2: ALLE 19.00 SFIDA AGLI HERONS MONTECATINI

Il punto più anno alto della storia cestistica ruvese, toccato nella stagione più difficile a livello emotivo. Manca un pezzo per completare il puzzle con la scritta “A2”.

La scomparsa del presidente Nicola Fracchiolla ha scosso ambiente e città e portato tutti verso un obiettivo unisono: la promozione in A2. Vincere il campionato di serie B è stata la “mission” per cui tutti hanno lavorato sodo. Squadra capitanata da uno straordinario Josh Jackson e con un Jacopo Borra fulcro inamovibile dello scacchiere allenato da coach Rajola. E poi l’arrivo di Jerkovic, Reale e Timperi a dare sostanza a un gruppo ricco di giocatori esperti come Moreno e Musso. Il talento di Isotta e Conte, la sostanza di Lorenzetti e Gatto! Queste le pedine con cui i ruvesi scenderanno in campo per provare l’assalto all’A2, obiettivo mai raggiunto prima. È l’ora della rivalsa anche su Herons Montecatini che l’anno scorso avevano eliminato i biancoazzurri in semifinale. Il talento di Benites e l’ex di turno Dell’Uomo in una squadra finita quarta in stagione regolare e poi abile a far saltare il fattore campo. Una gran rimonta con Chiera, Arrigoni e Sgobba tra lo zoccolo duro del roster allenato da coach Barsotti. Una lunga rivalità con la Gema eliminata al primo turno da Mestre.

L’ora decisiva per provare a fare il salto di categoria tanto atteso e che potrebbe arrivare nel momento delicato per la storia del basket ruvese con la scomparsa del suo “inventore”, Nicola Fracchiolla. Da quel dramma, da quelle lacrime la nascita di una macchina perfetta che ha fatto cullare il sogno a un’intera città. Adesso è il momento di mettere i sogni in valigia e di scendere in campo per portare a casa la posta in palio. Ruvo, dunque, avrà dalla sua parte un piccolo vantaggio: il fattore campo. Con l’eliminazione di Treviglio, la prima testa di serie è passata proprio ai pugliesi, che avranno la possibilità di cominciare la serie stasera al Palasport di Viale C. Colombo alle ore 19.00. Per coach Rajola, però, non c’è alcuna differenza: “La profondità del roster ci ha dato la possibilità di andare in questa direzione. La svolta è stata nel momento in cui ognuno ha accettato di rinunciare a qualcosa, a un tiro o a un minutaggio per farsi squadra. Abbiamo trovato questa identità che ci ha dato questa grande opportunità di giocarci la finalissima”, spiega coach Rajola. Il tecnico abruzzese ha saputo dare la sua impronta a questa squadra: da giocatore ha calcato parquet importanti, da allenatore scrisse un gran miracolo sportivo. Adesso tocca a questa nuova avventura trovare il lieto fine: “Dobbiamo vendicarci della sconfitta dell’anno scorso. Noi abbiamo cambiato tutto a parte Jackson, mentre i termali hanno conservato l’ossatura dell’anno scorso”, commenta coach Rajola che ribadisce la qualità del roster degli Herons abile a vincere la serie con Treviglio. Si va verso il tutto esaurito per completare il puzzle biancoazzurro con il pubblico che attende con grande ansia ed euforia questo momento: parola al campo!

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