Il realismo poetico di Cecilia Luzio in mostra a Ruvo di Puglia
Commozione, orgoglio e gratitudine brillavano negli occhi di Cecilia Luzio, giovane pittrice ruvese, al vernissage della sua prima personale a Ruvo di Puglia.
E questo, nonostante le sue opere siano state già apprezzate in numerosi concorsi tra cui “Premio di Incisione Giorgio Morandi”, Milano; “Il Pendio” a Corato; “Gurgos” Andria e presso gallerie e committenti privati.
Ma ieri è stato un giorno particolare perché nella sua città Luzio ha avuto un riconoscimento ufficiale.
Le sue opere sono esposte, infatti, presso la sede dell’Associazione Culturale e Sociale “Ruvo 2.0 – Sezione Salvatore Barile” , in Corso Gramsci 26.
Cecilia Luzio, nel suo discorso introduttivo, ha ringraziato i suoi mentori, i Maestri Domenico Scarongella e Rocco Bucci presso i cui atelier la nostra si è perfezionata e tutti i membri dell’Associazione che sin da quando fu fondata dal compianto ingegnere Salvatore Barile si propone di valorizzare i talenti locali. A tale proposito, molto intense le parole del professor Gianni Todisco, vicepresidente dell’Associazione, che ha ricordato il grande amore di Salvatore Barile per l’arte. «Dinanzi a un quadro, soleva dire di ammirarlo in silenzio e di goderne la bellezza».
[Best_Wordpress_Gallery id=”158″ gal_title=”Vernissage Personale Cecilia Luzio”]
Con questa disposizione di animo e di sensi, quindi, si devono guardare le opere di Cecilia Luzio, ispirate a un realismo-simbolista, dove le figure rappresentate con vivida naturalezza, coi colori del sole e della terra, diventano simbolo delle età della vita; di sogni, speranze e fallimenti.
I fiori, in boccio, rigogliosi e appassiti, dominano in interni domestici testimoni di storie che solo lo spettatore può immaginare. Lumi, frutti autunnali, semplici utensili e libri sgualciti raccontano di frugalità e di aspirazione alla conoscenza. L’amore per la propria terra, la Murgia, esplode nei suoi paesaggi dominati da spavaldi papaveri che circondano case coloniche; da contorti alberi di ulivo e dai boschi di roverella dove si aprono sentieri che rivelano specchi d’acqua e di cielo. Tra le opere esposte soggetti sacri, ispirati ai grandi Maestri; consolidate coppie di sposi, donne e bambini di cui si cerca di cogliere il loro spirito.
La mostra è visitabile ogni giorno, dalle 19.00 alle 21.00, presso la sede dell’Associazione “Ruvo 2.0 – Sezione Salvatore Barile”, sino a domenica 10 giugno.