Attualità

IL GRUPPO SPELEOLOGICO RUVESE: "GROTTE E GALLERIE SONO UTILI ECCOME!"

I danni provocati nel territorio ruvese nell’arco della giornata di ieri e in questa notte, a causa di violente precipitazioni sono stati innumerevoli.

In poche ore un’ intera città è stata messa a KO.

Interessante è stato un post scritto su facebook dal Gruppo Speleologico Ruvese, nel quale viene sottolineata l’importanza di grotte e gallerie in questi momenti.

Preda delle violente precipitazioni è stato il bacino chiuso del Pantano, completamente allagato, forse o quasi sicuramente, a causa dei rifiuti che ostruiscono in alcuni punti la galleria. Fondamentale sarebbe un intervento di manutenzione così da evitare che si verifichino altri episodi simili, considerando che non si tratta affatto di eventi “eccezionali”, ma solo “particolarmente intensi”.

Difficile anche la situazione verificatasi sulla strada provinciale 231, evidentemente dovuta al mancato funzionamento del canale di drenaggio che dovrebbe mettere in sicurezza questo tratto di strada. Molte sarebbero le cause per cui il tratto è stato ostruito, sicuramente la mancata manutenzione periodica che porta al deposito di materiali.

Importante è sicuramente questo commento del gruppo speleologico ruvese che potrebbe essere d’aiuto per evitare che conseguenze simili si verifichino ancora non potendo controllare questi fenomeni naturali.

Ecco il post: “Alluvione di Ruvo, 21 settembre 2015
(grotte e gallerie sono utili eccome)
Le foto mostrano gli effetti, per ora modesti, di una serie di eventi di pioggia intensa, ma breve, nel bacino chiuso del Pantano, e nell’adiacente bacino tributario del Tiflis (il fiume bitontino).
Nel primo caso (1) si verifica solo l’innalzamento del livello d’acqua nel pantano, nel secondo (2), l’interruzione della circolazione sulla SP 231 per interventi urgenti di messa in sicurezza.
Sono possibili alcune considerazioni.
(1) Il livello del Pantano potrebbe non risalire se la galleria allo scopo realizzata non fosse in alcuni punti ostruita da rifiuti. Serve a questo, è stata progettata e realizzata per mettere in sicurezza il bacino chiuso, e evidentemente necessita di un urgente intervento di manutenzione straordinaria, dopo il quale va affidata alla manutenzione ordinaria, che in pratica consiste nella sola tutela da scarichi abusivi.
(1bis) L’evento di pioggia è stato tutt’altro che eccezionale ed è avvenuto in condizioni e con modalità di rischio minimo: i terreni erano anidri dopo una stagione calda e secca. Ci sono state tre raffiche distanziate di ore, intense ma brevi; tra l’una e l’altra l’apporto di pioggia è stato trascurabile. In pratica, le condizioni di rischio iniziano adesso. I prossimi eventi, se fossero di intensità superiore, potrebbero essere caratterizzati da raffiche intense e prolungate, ravvicinate e con pioggia continua senza interruzione, su un terreno già saturo e con livello già alto (senza per questo essere “eccezionali”, ma solo “particolarmente intensi”!).
(2) L’interruzione della strada provinciale, che ha creato grande disagio per la deviazione del traffico nell’abitato, non è dovuta a cause naturali, ma al mancato funzionamento del canale di drenaggio che mette in sicurezza questo tratto depresso di strada. Potrebbe essere stato ostruito per mancata manutenzione periodica, o per deposito di materiali. Questo è accaduto anche altre volte in passato, quando i mezzi in marcia verso Foggia, all’altezza del cavalcavia della strada per Palombaio hanno trovato un allagamento il cui effetto veniva esaltato dalla presenza del muro di sicurezza mediano che impediva (come oggi) il deflusso delle acque superficiali.
Un pronto e utile intervento ha intelligentemente rimediato rompendo la continuità del muro, segno che nell’emergenza riusciamo a cavarcela, ma è un’emergenza che non ci sarebbe stata, avendo già tutti i mezzi tecnici di prevenzione.
(2bis) Inoltre, a fianco al canale di drenaggio esiste un secondo dispositivo che porta l’acqua, al di sotto della SP231, in un pozzo trivellato. Domanda: porta anche le inquinatissime acque di prima pioggia, che lavano le polveri delle strade (e degli automezzi) e per legge vanno pretrattate per ridurne il carico inquinante, che altrimenti va direttamente in falda (trattandosi di terreni permeabili e carsici)?
(2ter) Il ramo tributario del Tiflis può ricevere un improvviso apporto idrico in caso di tracimazione del Pantano in condizioni di piovosità eccezionale, e da un’area più vasta. Questo se manca o è rallentato il deflusso nella galleria (altrimenti la tracimazione manca o diventa improbabile, salvo verifiche con calcoli e metodi rigorosi, naturalmente).
Gli effetti sono (per fortuna) già previsti e cartografati grazie al lavoro dell’Autorità di Bacino (mappa del rischio idraulico).
Non resta che far funzionare la galleria, una grande opera dell’inizio del sec. XX, di cui abbiamo beneficiato dalla data del suo completamento, nel 1929. Galleria che tra l’altro, nota da sempre a generazioni di giovanissimi ruvesi come meta di “turismo ipogeo” ante litteram, costituisce parte del patrimonio geologico regionale e risulta (in teoria) fruibile a fini didattici (quando non piove)”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online. Accettando l'accettazione dei cookie in conformità con la nostra politica sui cookie.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi cookie sono necessari per il funzionamento del sito Web e non possono essere disattivati nei nostri sistemi.

In order to use this website we use the following technically required cookies
  • wordpress_test_cookie
  • wordpress_logged_in_
  • wordpress_sec

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
error: Content is protected !!