Attualità

IL DOTT. TESTINI PROTAGONISTA AL CONGRESSO MONDIALE DEL PROJECT MANAGEMENT OFFICE DEL GRUPPO EXPRIVIA

Dall’11 al 13 maggio si sta tenendo nella capitale del Regno Unito il Congresso Mondiale della più grande associazione dei Project Manager, dei professionisti certificati che in tutto il mondo guidano progetti di qualsiasi tipologia, natura, budget e dimensione. Circa 2000 delegati da 188 Paesi hanno candidato i loro lavori per il Congresso e di questi solo 65 sono stati selezionati per l’evento. Fra questi è stato promossi (ottavo in una graduatoria ideale) il lavoro di Vincenzo Testini, ruvese di 45 anni, responsabile del Project Management Office della Divisione SAP del gruppo Exprivia.
Il dott. Testini, che da circa 2 anni è anche Direttore del Chapter del Sud Italia del Project Management Institute, con delega al marketing e allo sviluppo terrritoriale, ha presentato un lavoro intitolato “Il ruolo dei Project Management Office all’interno delle aziende di piccola e media grandezza coinvolte in processi di globalizzazione”.
Lo abbiamo intervistato per cercare di capirne di più:
D: Dott. Testini, cosa ha significato affrontare una esperienza di questo livello?
R: Ti tremano le gambe, questo è quello che si prova in quei 75 minuti. Ma alla fine c’è grande soddisfazione. Guardando chi siede in platea mentre tu parli, i guru che hanno scritto i libri su cui hai studiato che ti stringono la mano per scambiare un bigliettino da visita, prendi coscienza che a questi risultati non si arriva per caso. Si deve costruire nel tempo, con pazienza, dedizione e sacrificio, si deve continuare a studiare e a lavorare ogni giorno. Sottraendo tempi ad altre attività altrettanto importanti. Lo dico a tanti ragazzi in gamba che hanno anche la fortuna di avere a disposizione cose come Erasmus e Ryanair, quei ragazzi che in molti casi parlano bene l’inglese e che riescono attraverso i social a confrontarsi con gente di ogni parte del mondo. Poi ci sono una serie di fattori che sicuramente hanno una componente importante: la tranquillità famigliare, ad esempio ed il fatto di avere persone vicine che credono in te e ti spronano a fare sempre meglio.
D: Cosa significa Project Management, quale applicazione questa “scienza moderna” può trovare nel quotidiano?
R: Il Project Management è l’insieme delle conoscenze riguardanti principi, tecniche e strumenti utilizzate nellapianificazione, controllo, monitoraggio e revisione dei Progetti, di qualsiasi tipo. I Progetti sono ovunque: in tanti lavorano in progetti e, senza saperlo, sono dei Project Manager (o quasi). Penso ad allenatori di gruppi sportivi, organizzatori di eventi (ad esempio organizzare una festa patronale è un progetto, una recita scolastica, ecc.), registi, direttori di orchestra, wedding planner, ecc. Altri, viceversa, lavorano su qualcosa che chiamano progetto ma che tale non è, ma questa è un’altra storia. Una cosa è certa, quella del Project Manager, del Responsabile di Progetto, del Capo Progetto (chiamiamolo come vogliamo) è una professione, a tutti gli effetti e non si può più improvvisare. In altre parti del mondo, così come in alcuni contesti italiani pubblici e privati, ci si sta attrezzando molto bene. Da noi, è tutto da coltivare.
D: Di qui il suo lavoro presentato al Congresso e legato alla globalizzazione.
R: L’idea di questo lavoro mi è venuta circa un anno fa quando ho partecipato ad un altro evento simile a Dubai. Oltre alle grandi multinazionali erano presenti tante aziende di media grandezza come quella per la quale lavoro che si affacciavano, anche per cavalcare una opportunità, ad un mercato globale. Nella mia azienda esiste un ufficio progetti – che ho l’onore di guidare – che coordina e supporta tutti i Project Manager sia in Italia che all’estero (penso a Spagna, Cina e Brasile). Ho provato a catalogare quello che abbiamo fatto ed a cercare di capire se questo sarebbe potuto essere utile e replicabile in realtà simili. Ce ne sono tante, anche in Puglia. Altrettanto allettante, lavoro su cui sono già impegnato, sarebbe capire se esperienze di questo tipo sono replicabili e scalabili nelle pubbliche amministrazioni.
D: Pubblica Amministrazione e Globalizzazione?
R: Certo, aggiungerei anche Locale all’aggettivo “Pubblica”. E’ ormai tanto tempo che le amministrazioni lavorano per progetti. Che sono coinvolte malgrado tutto in progetti più grandi di loro, che dovrebbero essere completati in tempi certi, con qualità certa e con spesa certa, che sono parte di progetti internazionali (pensiamo ad esempio al famoso Horizon 2020) che obbligano l’utilizzo di metodologie, approcci strutturati e pragmatici. C’è già chi lo fa. Dobbiamo farci fare spiegare come fanno a fare coesistere “burocrazia” e buone pratiche. E poi, dobbiamo studiare. Sempre.

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