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II^ edizione della "Sagra della civiltà contadina e degli antichi mestieri": conversazione con l'Associazione Xenia

Le fiere, le sagre e le feste di un tempo scandivano il calendario dei lavori nei campi ed erano anche il momento di celebrazione del  lavoro svolto  attraverso la condivisione dei suoi frutti con banchetti e altri momenti conviviali. Inoltre si trasformavano in un piccolo motore per l’economia locale, dal momento che contadini, artigiani vendevano o, meglio, barattavano i propri manufatti, le primizie con altri beni.”

Con queste parole, Vito Di Vittorio, volontario dell’Associazione Culturale “Xenia”, di cui Antonio Guardapassi è Presidente, mi introduce in una conversazione riguardante la II^ edizione de “La Sagra degli antichi mestieri e della civiltà contadina”, che si svolgerà a Ruvo di Puglia il 3 e il 4 settembre 2016.

Intendete replicare il successo della scorsa edizione?

“Certo e speriamo che vada ancora meglio. Le idee sono tante e sono tutte tese a valorizzare le nostre tradizioni autentiche. Un tempo, nelle masserie,  verso la fine dell’estate, venivano organizzati banchetti, cene per ringraziare il Signore del raccolto appena fatto. Non solo: tali convivi avevano anche una funzione propiziatoria per le imminenti attività autunnali, quali la vendemmia. Ed è per questo che questi momenti erano allietati da canti, balli, rappresentazioni teatrali dalle antiche reminiscenze pagane. Ecco, questo è il senso della “Cena Contadina” alla quale mi auguro partecipino in molti, soprattutto giovani.”

Perché “soprattutto i giovani”?

“Perché i giovani, i giovani ruvesi,  devono conoscere le proprie origini, le proprie tradizioni e devono sapere che un tempo, non solo in campagna ma anche per le vie di Ruvo di Puglia, venivano allestite lunghissime tavolate dove le famiglie si incontravano per festeggiare il raccolto. Ma poi c’è un altro elemento che mi sta a cuore: il fatto che i nostri ragazzi possano conoscere antichi mestieri, ora scomparsi, che  sono un valore aggiunto per la nostra economia e possono risolvere anche i problemi occupazionali.”

In che modo?

“Rivalutando e rispolverando antichi lavori, si può dar vita a un’economia fondata su un artigianato di alta qualità, un artigianato tipico ed esclusivo, un artigianato che connota il nostro territorio, un artigianato che è apprezzato all’estero. Ecco perché vorrei che si creasse nella nostra città un “Liceo delle Attività Artigianali”. Si creerebbero nuove professionalità.”

Quando è nata l’idea della Sagra della Civiltà Contadina e degli Antichi Mestieri?

“L’anno scorso, intorno al tavolino di un bar con alcuni amici tra cui Antonio Guardapassi.  Si era da poco dimesso l’assessore alla Cultura Pasquale De Palo ed eravamo delusi. Ma possibile che a Ruvo di Puglia non si possa mai fare alcunché? Perché tanti ostacoli? ci chiedevamo. Poi, una parola tira l’altra, parlammo della necessità di far rinascere la nostra città, anche attraverso la riscoperta delle nostre tradizioni contadine, perché Ruvo di Puglia è un paese, una città “contadina” ed ecco che nasce la Sagra.”

Quindi un brainstorming ha dato vita alla Sagra che rivaluta anche i giochi di strada di un tempo…

“Certo. I nostri ragazzi sono troppo attaccati alla Tv, agli smartphone e perdono un’importante occasione per socializzare oltre che di fare movimento. Con questi giochi, che possono sembrare a taluni “ingenui”, speriamo loro di infondere il desiderio di dedicarsi ad essi e di divertirsi.”

Per quanto riguarda le sponsorizzazioni e il supporto dei commercianti, cosa dite?

“Bene. L’evento – spiega Antonio Guardapassi – è supportato dal Comune di Ruvo di Puglia, dal Gal Murgia Più e da Confartigianato Imprese. Un grazie particolare va alle attività commerciali e alle aziende tra cui il Panificio Cascione, Dolcefiore e Grifo. A dire il vero, siamo alla ricerca di uno sponsor per un concorso che intendiamo organizzare all’interno della Sagra: “Premia il balcone più bello”. Si tratta di dare un premio ai residenti del centro storico che allestiscono il balcone fiorito più bello. E’ una proposta.”

Come si articoleranno le giornate della “Sagra della civiltà contadina e degli antichi mestieri”?

 “La manifestazione – prosegue Guardapassi – avrà inizio sabato 3 settembre, alle 18.30, con la parata del “Gruppo Sbandieratori e Musici Terra Grumi” di Grumo Appula, in Piazza Matteotti. Dopo il giro per i Corsi cittadini, giungerà intorno alle 20 in Piazza Menotti Garibaldi dove ci sarà un’esibizione del gruppo. In Piazza Matteotti, si terrà lo spettacolo  conclusivo con la partecipazione di giocolieri e mangiafuoco.

In via De Gasperi e in Piazza Menotti Garibaldi, invece, dalle 18.30, gli artigiani e le associazioni volontarie per l’agricoltura biologica e l’ambiente, le masserie e le aziende enogastronomiche terranno delle dimostrazioni per testimoniare il lavoro da essi riversato nella conservazione della nostra arte contadina e dell’artigianato locale.

In Piazza Le Monache, a partire dalle 18,30, si esibirà la Scuola di Ballo “Revolution Dance”. Qui,oltre al Mercatino delle Pulci, saranno allestiti i gazebo dell’associazione Xenia per la degustazione di piatti tipici contadini, delle  cantine, delle aziende di ristorazione, degli artigiani e degli antiquari. Dalle 19.30 si esibiranno artisti di strada, la Compagnia Cultural – Folk “U’ Aggighje de le Revetole” mentre Francesco Catalano leggerà alcune liriche contadine.

Alle 21.00 circa, con la partecipazione di artisti di strada e cantastorie, in Piazza Menotti Garibaldi si svolgerà la “Cena Contadina”. Sarà allestita una lunga tavolata, dove i partecipanti, magari in abiti contadini, potranno decorare la propria porzione di tavolo, oltre che imbandirla con vivande. Una giuria valuterà la porzione di tavola meglio decorata e al gruppo  autore dell’addobbo più bello sarà consegnato un premio.

Domenica  4 settembre, sarà la Bassa Band diretta dal M° Pino Caldarola ad aprire gli eventi, alle 18.30, sfilando per i corsi cittadini e concludendo l’esibizione in Piazza Matteotti.

Sempre in Piazza Matteotti , alle 17.30 si svolgeranno i “Giochi quando non c’era la televisione”. Basterà prenotarsi presso il Gazebo dell’Associazione Xenia.

Alle 20.00, sotto l’Arco Caputi si esibirà l’artista di strada Antonio Minafra, mentre alle  21.30 la Band “Onevolution” di Ivano Evasio intratterrà il pubblico con i maggiori successi degli anni ‘70, ‘80 e ‘90.

Su tutta la manifestazione, vigileranno i volontari della Pubblica Assistenza Ser – Corato”.

Quindi appuntamento al 3 e 4 settembre per (ri)scoprire quello che siamo stati, le nostre tradizioni, le nostre origini.

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