Attualità

I FARMACISTI RUVESI: “NON FATEVI PRENDERE DAL PANICO”

L’emergenza Coronavirus, purtroppo, sta mostrando il lato più oscuro e brutto della nostra società.

La paura del contagio si è trasformata in psicosi e vergognoso razzismo e proprio per questo insieme ai farmacisti della nostra città abbiamo voluto analizzare la questione, senza assolutamente sottovalutare il problema, ma cercando di focalizzarci sui guai di questa “epidemia”.

Cosa sono i Coronavirus?

I coronavirus sono una grande famiglia di virus e possono causare diverse infezioni, dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Cos’è un “nuovo Coronavirus” e cos’è il nuovo Coronavirus SARS-CoV-2?

Per “nuovo Coronavirus” si intende un nuovo ceppo di coronavirus che non è mai stato identificato prima nell’uomo. Il nome scientifico è SARS-CoV-2 e si tratta di un virus a RNA rivestito da un capside e da un peri-capside attraversato da strutture glicoproteiche che gli conferiscono il tipico aspetto “a corona”.

Nell’uomo il virus SARS-CoV-2 è in grado di causare la malattia chiamata COVID-19.

Si tratta di un virus che inizialmente causa sintomi simili a un’influenza, che comprendono raffreddore, febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà respiratorie.

In alcuni casi, però, la malattia progredisce e dalle prime via aeree raggiunge le strutture più interne dei polmoni, infiammandole e causando polmoniti anche molto gravi.

Bisogna sottolineare che non è possibile identificare la mortalità assoluta del nuovo coronavirus. Quel che sappiamo è che è molto bassa.

Attualmente in Italia i casi accertati secondo il bollettino della Protezione Civile sono 1049: nello specifico, sono 29 i morti e 50 i guariti.

Come detto anche dal noto giornalista Nicola Porro, il decessi sono avvenuti “con il virus” e NON “per il virus”.

In questi giorni, inoltre, sono stati diffusi alcuni metodi di prevenzione per difendersi dal Coronavirus. Si tratterebbe di alcuni semplici passaggi che, bisognerebbe effettuare nella quotidianità, a prescindere dall’emergenza creatasi.

E’ fondamentale lavarsi spesso le mani (dopo aver tossito/starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo).

In ambito assistenziale, ad esempio negli ospedali, bisogna seguire i consigli degli operatori sanitari che forniscono assistenza.

Non è raccomandato, inoltre, l’utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi. Le mascherine devono essere indossate da soggetti a rischio.

E’ importante anche difendere gli altri coprendo naso e bocca quando si tossisce e/o si starnutisce con l’interno del gomito interno o in un fazzoletto, da gettare dopo l’uso.

Tantissimi anche i ruvesi che, oltre a svaligiare i supermercati per la paura di un’ipotetica quarantena, hanno svaligiato le farmacie e parafarmacie per acquistare gel disinfettanti e mascherine.

C’è panico diffuso anche tra i ruvesi”, afferma il fiduciario dell’Ordine dei Farmacisti di Ruvo di Puglia. Una paura derivante dal continuo bombardamento mediatico. “A inizio settimana – afferma Samarelli – era difficile trovare amuchina in giro per le farmacie ruvesi o tra i supermercati. E’ fondamentale sempre seguire le idonee norme igieniche”.

Siamo invasi da ansiosi e preoccupati in tutte le farmacie” – ha commentato il Dott. Andrea Tota, il quale ci ha raccontato di una vera e propria ossessione tra i ruvesi. Una paura che ha portato i cittadini a inghiottirsi ogni input giunto dai media.

Il vero problema di questo Coronavirus – ha dichiarato un rappresentante farmaceutico ruvese – non è il virus in sé ma le strutture che non possono sostenere così tanti casi.  Non combatti il virus con una semplice mascherina“.

L’invito da parte dei farmacisti ruvesi è quello di affrontare con lucidità e serenità quest’emergenza, di rispettare le norme igieniche diffuse dal Ministero della Salute e di non farsi prendere dall’ansia.

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