Attualità

I “Cittadini delle strisce bianche” incontrano l’Amministrazione: presto Consiglio Comunale

Sarà a stretto giro, previa conferenza dei capigruppo consiliari,  fissata la data del “concordato” Consiglio Comunale monotematico dedicato “alle strisce blu”, in cui saranno esaminate e discusse le sette istanze presentate, lo scorso 13 marzo, dal Comitato dei cittadini delle strisce bianche a conclusione della manifestazione di protesta  in Piazza Matteotti per la configurazione del piano sosta a pagamento entrato in vigore lo scorso 2 gennaio, dopo incontri pubblici tesi a raccogliere le istanze dei cittadini.

Un Consiglio preceduto da una fase interlocutoria, da un incontro tenutosi giovedì, in Sala Giunta,  tra una rappresentanza del comitato, composta soprattutto da commercianti, e il sindaco Pasquale Chieco; Michele Scardigno, presidente del Consiglio Comunale; la consigliera Pina Picciarelli (AppDem) nonché membro della IV Commissione;  Salvatore Berardi, comandante della Polizia Municipale. Un momento di discussione, con momenti di tensione e una “porta sbattuta” (attriti fra Vito Di Vittorio, uno degli esponenti del comitato e il Comandante Berardi), finalizzato ad apportare miglioramenti al piano di sosta a pagamento, un «piano perfettibile ma legittimo» dichiara con fermezza il primo cittadino il quale aggiunge che, nel lungo termine, il piano contribuirà al rilancio del commercio, soprattutto ora che si è nella seconda fase di attivazione del Distretto Urbano del Commercio.

Gli stessi “cittadini delle strisce bianche”, d’altra parte,  tengono a precisare che la protesta non è contro l’amministrazione Chieco e contro le strisce blu: sono importanti e necessarie ma è altrettanto vero che il loro ambito è troppo esteso. «Poca cosa se considerate il piano originario» (più di 1530 stalli ridotti a 1360 di cui 1320 a pagamento, 40 per i diversamente abili, ndr) – chiosa Picciarelli). Inoltre, il comitato chiede uniformità nella tassazione, considerando discriminatoria la differenziazione per zona. Non è possibile, poi, creare tanti stalli bianchi quanti sono quelli a pagamento dal momento che si nascerebbero fenomeni di congestione del traffico.

Ai commercianti che lamentano un trattamento di sfavore rispetto a coloro che operano nelle “periferie”, il sindaco spiega che, al contrario, proprio questi ultimi chiedono l’attivazione del piano sosta a pagamento in prossimità degli esercizi perché, nel medio-lungo periodo, gioverà al commercio e in ogni città dove è stato introdotto ha apportato benefici. E qui ricorda le agevolazioni previste per loro: introduzione di fidelity card e fidelity app telefoniche  per consentire al cliente di sostare gratuitamente in prossimità della propria attività commerciale. Inoltre sarà introdotto il disco orario, stante la permanenza della sosta di cortesia di 10 minuti con margine di tolleranza. E proprio a proposito di tolleranza, il comitato denuncia l’eccesso di zelo degli ausiliari del traffico i quali sono stati invitati ad attenuare l ferreo rigore senza, tuttavia, concedere spazio all’inosservanza delle norme. Perché l’intento, ha ribadito il sindaco, non è quello di fare cassa con le multe, ma di rendere più a misura d’uomo la città. Una città dove esisteva il parcheggio selvaggio, anche sugli stalli destinati ai diversamente abili.

Per loro, tra l’altro, sono previste agevolazioni: chi è in grado di guidare potrà parcheggiare gratuitamente nello stallo dedicato ma, se fosse occupato da un altro avente diritto, potrà farlo – sempre gratuitamente – in uno stallo blu purché munito di apposito contrassegno. Chi accompagna il diversamente abile, munito sempre di apposito contrassegno, nel caso in cui lo stallo dedicato fosse occupato da altro avente diritto, potrà usufruire della sosta di cortesia di dieci minuti per accompagnare la persona nel luogo di cura o in altro posto, parcheggiando poi o in aree blu, pagando l’apposita tariffa, o in una zona franca. A chi chiede di estendere l’agevolazione della gratuità anche all’accompagnatore, è stato risposto che non è possibile prima di tutto perché la legge non lo prevede e poi per evitare anche fenomeni di elusione.

Agevolazioni sono previste per i dipendenti, pubblici e privati, che operano nelle zone interessate dalle aree blu. In via sperimentale, sarà introdotta la franchigia per i medici di famiglia in visita domiciliare d’urgenza purché su vettura intestata agli stessi e munita di apposito contrassegno. E sempre in fase sperimentale sono previste agevolazioni per chi usa auto elettriche.

(Foto © Ruvesi.it)

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