Attualità

FRANCESCO PAOLO PAPARELLA: “L’ART. 36 DEL CODICE DELLA STRADA IMPONE L’ADOZIONE DEL PIANO URBANO DI TRAFFICO”

Il rappresentante politico di Movimento Sociale Fiamma Tricolore di Ruvo di Puglia, Francesco Paolo Paparella, nell’incontro pubblico tenutosi presso la sede di Confcommercio Ruvo ha pubblicamente dichiarato che il piano della mobilità non sarebbe conforme ai sensi dell’art. 36 del codice della strada che impone ai comuni di residenza superiore ai trentamila abitanti o inferiori i quali registrino, anche in periodi dell’anno, una particolare affluenza turistica, risultino interessati da elevati fenomeni di pendolarismo o siano impegnati per altre particolari ragioni alla soluzione di rilevanti problematiche derivanti da congestione della circolazione stradale.

Ecco la sua nota:

“Ruvo ha grande predisposizione turistica ed è composta da uno zoccolo duro di commercianti e imprenditori che ha bisogno di respiro per poter sviluppare il proprio business con ricaduta positiva sulla popolazione. Ruvo, invece, è vessata costantemente da interventi urbanistici che minano l’integrità archeologica, vedasi prossimo lavoro per abolire i passaggi a livello, o che massacrano i commercianti stessi.

Come ha caduto in diversi comuni d’Italia, il fatto che Ruvo abbia cominciato i lavori senza aver adottato il PUT è cosa grave. L’art. 36 del codice della strada impone l’adozione di un piano che sia particolarmente idoneo con lo sviluppo della città stessa. Di seguito quanto espone l’art. 36:

“I piani di traffico sono finalizzati ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico, in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali, stabilendo le priorita’ e i tempi di attuazione degli interventi. Il piano urbano del traffico prevede il ricorso ad adeguati sistemi tecnologici, su base informatica di regolamentazione e controllo del traffico, nonche’ di verifica del rallentamento della velocita ‘ e di dissuasione della sosta, al fine anche di consentire modifiche ai flussi della circolazione stradale che si rendano necessarie in relazione agli obiettivi da perseguire.

Il piano urbano del traffico viene aggiornato ogni due anni. Il sindaco o il sindaco metropolitano, ove ricorrano le condizioni di cui al comma 3, sono tenuti a darne comunicazione al ((Ministero delle infrastrutture e dei trasporti)) per l’ inserimento nel sistema informativo previsto dall’art. 226, comma 2. Allo stesso adempimento e’ tenuto il presidente della provincia quando sia data attuazione alla disposizione di cui al comma 3″.

Attendo in merito riscontri immediati che possano interrompere questi tentativi sciagurati di vessare la nostra città”.

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