Amministrative

Forza Italia in Piazza Dante: “Il nostro progetto alternativo. A casa chi ha saputo solo spaccare in due la città”

L’entusiasmo è inconfutabile, così come la voglia di andare in piazza a convincere gli scettici sulla bontà del progetto del centrodestra. “Mandare a casa l’attuale amministrazione” è il leit motiv di Forza Italia che, in una Piazza Dante stracolma, alterna i consiglieri comunali oltre al segretario politico, per spiegare le ragioni del perchè dare un sì convinto al circolo di Corso G. Jatta e a Luciano Lorusso.

Comincia Francesco Campanale, attuale segretario di Forza Italia, che ringrazia Lorusso e i consiglieri comunali che in cinque anni di opposizione hanno consentito al partito di crescere: “Ci hanno fatto toccare con mano le dinamiche dell’amministrazione, arricchendoci innanzitutto da cittadino. Ho sentito di dare il mio contributo, dopo cinque anni di ferrea opposizione è il momento di passare alla guida del paese per farlo rinascere. Avremo grande attenzione verso il mondo agricolo alimentare, un comparto assolutamente dimenticato dall’attuale amministrazione. Saremo dalla parte dell’impresa a togliere la burocrazia che ci opprime”.

Intervento di Orazio Saulle

Poi tocca a Orazio Saulle, deciso e motivato: “La città è ai minimi termini. Noi abbiamo fatto i consiglieri comunali con serietà. Siamo un gruppo che non sovrappone le proprie competenze e abbiamo affrontato cinque anni in maniera propositiva. Il 90% delle proposte è stato respinto. Ruvo non ha più uno sviluppo turistico, non ha programmazione. Sono ruvese, vivo a Ruvo e ho la mia attività da 30 anni in questa città. Constato gli impedimenti infiniti per poter aprire una minima attività. Lo sviluppo economico crea opportunità di lavoro, di aprire le aziende. Da quindici anni non si è guardato ai giovani e tanti hanno abbandonato la città e sono andati fuori. Sentiamo la mancanza di assumere giovani ruvesi andati via per lavoro. Assistiamo a un assistenzialismo dilagante e galoppante, perchè non ci sono prospettive per i giovani. Il nostro è un progetto ad ampio raggio che guarda al futuro e darà una svolta alla città. Volevo partire dal rilancio economico di una città che è allo stremo. Invito tutti a fare una passeggiata alla zona industriale: nelle migliori città è il fiore all’occhiello la nostra è un deserto. L’ingresso dalla zona provinciale Ruvo-Terlizzi è spento da anni. Le rotatorie sono un deserto. Non ci sono le condizioni per poter, in maniera agevole, aprire nuove attività zona PIP con lotti non edificati. Lavoro immane da fare: l’amministrazione deve essere accanto ai cittadini non contro. E’ un problema enorme aprire un’attività a Ruvo. Noi come amministrazione di centrodestra dobbiamo accompagnare l’imprenditore verso la nuova apertura di nuove attività. Creare nuovi posti di lavoro significa togliere dalla strada o dalle proprie case persone che fino a ieri non riuscivano a lavorare. La vita è dedita al lavoro ed è dignità. L’amministrazione con degli uffici ad hoc può creare un tramite tra domanda e offerta di lavoro. I navigator hanno fallito, prendono lo stipendio e basta. Gli uffici di collocamento sono difficili da contattare. Un feeling tra le imprese e le agenzie interinali, diventa difficile. Un ufficio ad hoc nell’ambito dei servizi sociali potrebbe essere utile. Significa introiti economici non indifferenti. In termini di servizi. Lo sport e le associazioni vengono considerate relitte, si accontentano le associazioni minori. Va fatta una rimodulazione complessiva delle gestioni sportive, ma dell’impostazione del mondo dello sport. Le società di prima fascia di riflesso affiancano quelle minori e giovanili. Un adolescente vede come punto di arrivo le squadre maggiori. A grandi livelli abbiamo il basket in serie B e il calcio da quest’anno in prima categoria. Sono stimolo per gli sport minori. Occorre cambiare la gestione di tutte le strutture sportive , intervento che di riflesso si rivolge al sociale. Voglio dare un segnale urbanistico alla nostra città: il PUG va adottato. E’ ancora vigente il piano generale, il PRG, di oltre vent’anni fa. Ora si hanno tutt’altre esigenze, in maniera differente, l’approvazione di questo PUG scadente porta al minor consumo di suolo, ma nn si è fatto nulla per costruire in maniera ecocompatibile. Prendiamo ad esempio la ristrutturazione del Palazzo dello sport e del teatro: mancano di una programmazione di risparmio energetico. E’ uno degli indirizzi che una società dovrebbe dare. “Rivoltando Ruvo come un calzino” negli ultimi tre mesi.. e gli altri cinque anni che cosa hanno fatto? Solo ordinaria amministrazione nei cinque anni di un’amministrazione che ha cercato di fare questi interventi nell’arco dei tre mesi. Occorre ragionare su questo: i cittadini hanno grosse difficoltà di movimento, mille problemi nel nostro vivere quotidiano. Siete intelligenti perchè capite il perchè si arrivi a settembre 2021 a fare mille interventi. Viva Ruvo, Viva Luciano Lorusso”.

Intervento di Antonello Paparella

Poi tocca ad Antonello Papparella infiammare la piazza: “Comincio con una notizia qui non si mangia, pensiamo a Ruvo, pensiamo ai bisogni della città. 70-80 nuclei familiari che hanno bisogno di un tetto. Hanno bisogno di aiuto dalle amministrazioni pubbliche. Essere vicini significa che un’amministrazione pubblica deve intervenire per quelli che vivono una situazione di difficoltà: 20 alloggi di case popolari, non sono stati capaci di assegnare. Vi voglio ricordare che nel 2004 vi fu un finanziamento con il Contratto di Quartiere. Sono passati 17 anni e non riusciamo ad assegnare quelle abitazioni. Quando ci avviciniamo all’assegnazione combinano pasticci per tutte le assegnazioni. Pensano a cucinare le orecchiette! Noi la nostra idea l’abbiamo scritta nel programma: dotare il bilancio di un fondo straordinario a carico dell’amministrazione comunale, limitando sperpero e consumo di acqua e luce che non si controlla. A bilancio dell’amministrazione comunale vanno inseriti 100/150mila euro all’anno con una politica fiscale che fa stare tranquilli i proprietari. Il 70/80% del fitto possono tornare in parte nelle casse dell’amministrazione. Parliamo dei commercianti: molti di loro, evidentemente, soffrono di Chiechite acuta visto che considerano un’amministrazione che non li ha considerati per quattro anni. Il commercio a Ruvo è stato ucciso da questa amministrazione, non solo per i parcheggi o  i posti blu, ma per l’assenza totale di un rilancio del centro storico. Solo adesso hanno potuto dare l’incarico a un tecnico, mentre abbiamo dato 150.000 all’associazione per il teatro. 20.000 da dare a un tecnico non si avevano. “Apriti Ruvo”, si apre a dicembre e si chiude a gennaio: è stato uno sperpero di risorse pubbliche, nemmeno una di quelle attività è rimasta aperta. Prima di fare la velostazione occorre creare tutte le opere di interconnessione. Nel Centro storico bisogna eliminare vincoli burocratici, una cartina di tornasole dal piano strategico del commercio. Da febbraio 2020 ha cambiato un assessore al personale inserendo un assessore tecnico al commercio, salvo poi questo assessore diventare politico candidandosi nel PD. Doveva redigere il piano strategico del commercio: non abbiamo mai avuto una bozza dopo cinque anni. Che fate commercianti? Dovete soltanto considerare che l’occupazione di cui godete non è dovuto alle elargizioni del governo cittadino, ma bensì a quelle del governo centrale. Per non parlare della voglia di rendere commerciabile la zona dell’estramurale Pertini ignorando corso Antonio Jatta. La sera se voglio un gelato, passaggio all’estramurale Pertini e poi mi sposto per un gelato a Piazza Dante: ma come ragionate? Abbiamo le autostrade a Ruvo, ma ora le stiamo registrando. Ogni delibera arriva un restringimento: il traffico pesante lo dirigiamo altrove, così come le aziende da strutturarsi diversamente.

Altro punto di considerazione: parliamo di Maradona. Perchè noi avevamo Maradona nella giunta comunale e non ce ne siamo accorti. Parliamo dell’assessora al Bilancio al quale ho chiesto per tre anni di fila a quanto ammontava la somma del contenzioso, ma non ho mai ricevuto risposta, salvo poi, leggenda metropolitana, sapere che è stato coperto un buco del bilancio comunale. Falso. Non c’è mai stato nessun buco nel bilancio. Avevamo una rigidità finanziaria, avevamo avuto espropri le sentenze suoli cooperative. Poi sono giunti una serie di crediti dei soci delle cooperative attraverso una transazione imposta dall’autorità di Trani. Di fronte a una costituzione in mora per effetto delle sentenze dei pagamenti fuori bilancio, l’autorità giudiziaria ha fatto sì che quelle costituzione in mora fosse risolta con una transazione. I soci delle cooperative stanno rientrando e a quelle somme va aggiunto 1.600.000 incassati dai loculi cimiteriali che l’amministrazione di Ottombrini aveva lasciato nel cassetto, oltre al 1.500.000 di entrate per il Covid.

Illuminazione pubblica: altro sperpero. Potevamo risparmiare 300.000,00 € l’anno con l’efficientamento energetico ma non l’abbiamo fatto per dei dissidi interni che il sindaco ci deve spiegare.  Non c’è stata una politica più accorta, nessuna azione di responsabilità: non ce n’è stata una. Noi cittadini abbiamo pagato gli arredi per il centro migrati con 120.000,00 €. Lo sapevate?

Noi abbiamo la competenza per amministrare Ruvo, abbiamo un’altra visione. Perchè siamo ruvesi che la sera non si ritirano a Bari, a Capurso o a San Giovanni Rotondo. Non vivono e non percorrono la strada, non sentono quello che è il bisogno della gente, il grido di dolore dei ruvesi. Il  3 e 4 ottobre occorre votare per Luciano Lorusso e dire basta a questa amministrazione a cui interessano gli zinnannà o gli Arturo su filo. Andate per le strade, dagli amici, invitate chi volete ma sottolineate che bisogna cambiare e votare Luciano Lorusso”.

Intervento di Mariatiziana Rutigliani

Poi sul palco è il momento dell’avv. Mariatiziana Rutigliani: “Voi ritenete che sia normale il fatto che un sindaco si presenti con la sua lista personale monca? E’ lo specchio della bocciatura dei suoi innanzitutto, la prima di tante altre. E’ una campagna elettorale molto particolare, perchè farla contro un sindaco uscente è difficile. Per gli atti che abbiamo visto e quelli che nn abbiamo visto, chi si è presentato come colui che avrebbe rivoluzionato la macchina amministrativa, nulla ha fatto. Addirittura ha rinnegato quello che diceva procedendo ad assunzioni tramite agenzia interinale.

Una macchina amministrativa che sarebbe dovuta essere più snella, veloce con i dipendenti che si danno da fare. I meriti ce li siamo presi tutti quanti. Abbiamo pensato di dover dare delle novità, ci hanno rappresentato come l’amministrazione che avrebbe portato l’innovazione e, invece, ci ha tolto l’identità. “Apriti Ruvo” non ha lasciato nulla, siamo solo stati presi in giro. In quel periodo abbiamo aperto tutti i locali anche quelli in cui non sarebbe stato possibile mettere una stalla hanno ospitato attività di tipo ricettivo e di ristorazione. Provate oggi a chiedere autorizzazione. Poi ci hanno detto che siamo quelli della conservazione, vedono il cemento dovunque, hanno timore. Gli imprenditori sono delinquenti, salvo poi evitare anche la conservazione e lo sviluppo. Utilizziamo la fascia tricolore per inaugurare a mandato scaduto ed è una vergogna: inauguriamo e spegnamo, inauguriamo e chiudiamo. Tutto quello che è stato inaugurato ha le prescrizioni dovute? Parco Belvedere per esempio.

Esperti del commercio dovevano rivoltare la città come un calzino, ma solo la pandemia ha creato opportunità, consentendo di fare cose che subito dopo non si potranno fare. Decidono loro quando pagare i nostri fornitori, l’importante è aver trovato e pagato, 150.000 euro per il Teatro Comunale. Noi chiedevamo pari dignità per la cultura. Invece, solo apparenze: il buon senso avrebbe voluto che si asfaltasse tutto l’estramurale Pertini e, invece, così non è stato. I consiglieri comunali non potevano esercitare il loro ruolo, capire perchè avvenivano certe cose. Ci siamo dovuti rivolgere alle procure, all’anac. Non siamo dalla querela facile come qualcun altro. Ogni cittadino ha il dovere di conoscere, coinvolgere, creare in sinergia cultura per tutti. Poi c’è la questione delle lampade votive: mi è stato detto “di questo argomento è meglio se non parli”, perchè qualcuno pretendeva di parlare di cose che si sapevano altrimenti si alzava e se ne andava. E’ clamoroso come si sia trattato l’appalto più importante della città. Per non parlare dei rifiuti, dei cassonetti stracolmi, dei rifiuti non raccolti. Anzichè ritirare premi occorreva sollecitare a fare una raccolta differenziata utilizzando i mastelli nel centro antico. I rifiuti conferiti per strada hanno avuto effetti negativi, con i cani che aprivano quelle buste. La maggior parte dei rifiuti vanno in discarica: andava sensibilizzata la città alla corretta raccolta dei rifiuti, ma sulle manifestazioni ci siamo sempre stati su tutto il resto è il problema.

Abbiamo letto tutti la lettera di Pino Minafra e ci siamo ritrovati tutti con le definizioni di soggetti divisivi, colonizzatori. Dare un’impronta a tutto quanto, non una cultura per tutti. E’ stato un pianto di dolore e lo pensiamo tutti. In ogni ambito della nostra società, dall’ambito culturale allo sport. Le associazioni sportive sono state messe da parte, totalmente prive di controllo. Nel programma è previsto che vigileremo sulla gestione sportiva perchè lo sport ha una funzione fondamentale, lo sport è vita. Siamo l’unica città in Italia con lo Ztl sempre attivo. Poi ci lamentiamo che i negozi nel centro antico chiudono. Siamo città della mobilità sostenibile ma nessuno ha pensato a corsi di formazione per chi usa il monopattino e altro. Non si rispettano le regole, è diventata una giungla. Occorre istruire i giovani e far comprendere che quelli che sono i pericoli del monopattino.

Oggi pensavo al fatto che dei miei compagni di Liceo Scientifico, su 25 solo in 3 siamo rimasti qui. In pratica una generazione  è scappata via, un pianto per i genitori e i nonni, per quelli che fanno i nomadi per vedere i figli o i propri nipoti. I giovani del centro destra lavorano non vanno dietro alla politica per campare. E’ la città dei bonus, degli aiuti, tante criticità anche sociali. Esistono situazioni di degrado e povertà. Bisogna andare sui giornali per essere presi in considerazione. Vi sono famiglie che hanno problemi di disabilità, ma nessuno ha mosso un dito. Abbiamo esportato cultura, importandone una che sta vendendo la nostra. Prendete la storia dei vasi di Talos: sono andati a Bari solo per aiutarla a concorrere con Matera e Taranto per il titolo di capitale della cultura. Perchè un turista deve venire qui a Ruvo: il Museo è chiuso. E’ stato bellissimo vedere la mostra a Bari con tanto di foto. Perchè quello sappiamo fare: i selfie. Da quando partono i nove mesi per la ristrutturazione del Museo Jatta? Sto ancora aspettando. Sarei andata a piedi a prendere la risposta dal Ministero della Cultura. Ora sta a voi: non vi lamentate sui social, il vero consenso lo dovete portare in cabina elettorale. Di nuovo c’è che questa amministrazione non la vogliamo più.

Manca il rispetto delle persone “voi non capite” ci è stato detto. Io capisco che ci sono chiacchiere e che non si cambia mai. La sinistra si presenta con tre coalizioni a dire quanto sia stato importante il suo ruolo di divisore all’interno della coalizione: ancora fiducia a questa gente dovete dare?”.

Luciano Lorusso torna sul tema del reddito di cittadinanza: “Non aiuta la povertà ma la fa restare. Bisogna dare lavoro non tenerli a poltrire. Il lavoro è dignità è libertà basta a vedere l’impresa come un mondo di ladri”.

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