Agricoltura

FONDI UE PER LO SVILUPPO RURALE: PERSI 142 MILIONI

E’ la Puglia l’unica regione a non usare i fondi UE per lo Sviluppo Rurale del piano 2014-2020.

Mentre alcune regioni sono riuscite a salvarsi, la Puglia non è riuscita a rispettare la scadenza prevista per il 31 dicembre 2019, data entro cui la Regione avrebbe dovuto spendere la quota dei fondi del piano di sviluppo rurale che era stata assegnata dall’Europa alla Puglia.

Ebbene sì, gli agricoltori pugliesi dovranno rinunciare a oltre 142 milioni di contributi pubblici. Un vero e proprio contraddittorio se si pensi al fatto che la regione Puglia, è lo storico coordinatore della Commissione per le Politiche Agricole in Conferenza Stato Regioni e, in secondo luogo,  vanta la miglior performance nell’uso dei fondi strutturati europei.

Si tratta di un record, che sicuramente però non riguarda l’ambito agricolo.

Alessio Romeo, giornalista del Sole 24 Ore, ha provato a fare chiarezza su quanto accaduto. Secondo il cronista la perdita dei contributi pubblici è dovuta a molteplici cause: innanzi tutto i fondi sono stati persi a causa di ritardi nella programmazione, delle difficoltà burocratiche ma anche e soprattutto della difficoltà che le imprese pugliesi hanno avuto nel programmare investimenti necessari per poter avere accesso al contributo pubblico.

La regione Puglia non ha perso solo gli 86 milioni di fondi Ue ad essa destinati ma anche il cofinanziamento obbligatorio nazionale. In totale i contributi pubblici che ha Regione Puglia ha perso (fondi Ue più fondi statali) sono stati pari a 142,3 milioni di euro.

Le altre regioni a rischio sono riuscite tutte a centrare gli obiettivi di spesa.

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, a dicembre erano a rischio circa 435 milioni di contributi: oltre alla Puglia, in bilico c’erano Sicilia (75 milioni certificati in un mese), Basilicata (40 milioni), Abruzzo (35), Campania (30), Liguria (27) e Marche (6), mentre le altre regioni avevano già raggiunto in anticipo i propri obiettivi di spesa. Solo quattro sono i programmi virtuosi, già oltre il 50% di spesa: Bolzano, Veneto, Trento e Calabria.

Si tratta di una notizia che, non appena è diventata di dominio pubblico, ha suscitato la polemica politica con il possibile candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali Raffaele Fitto che ha rivolto pesanti accuse al presidente in carica Michele Emiliano.

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