Cultura

Erri De Luca ai ragazzi del “Tedone”: “Siate sempre voi stessi e combattete per i vostri ideali”

Fraternità, libertà e uguaglianza sono il filo rosso che lega tutte le opere dello scrittore e poeta Erri De Luca, tra cui l’ultimo suo romanzo “La natura esposta”, edito da Feltrinelli, presentato questa mattina al Liceo Scientifico di Ruvo di Puglia nell’ambito del progetto “Al Tedone con l’autore”, curato dalla professoressa Rosanna Pellegrini.

La storia è ambientata tra le montagne che non sono ostacoli ma costituiscono “fitta rete di comunicazione” tra i diversi Paesi, consentendo ai migranti aiutati dal protagonista, un restauratore, di raggiungere la salvezza. Questa storia di genuino altruismo del protagonista si intreccia alla delicata opera di restauro che egli dovrà fare su un Crocefisso di marmo: rimuovere il panneggio che copre le grazie del Signore, «esponendo la sua Natura».

Il restauratore, durante i lavori, nota alcuni segni sulla statua, dei piccoli puntini: è “la pelle d’oca” con cui lo scultore aveva rappresentato la fragile natura del Cristo uomo, infreddolito sul Golgota. Il restauratore – De Luca (perché De Luca predilige sempre l’Io narrante), si accosta con rispetto al Mistero della Figura del Cristo, anche se non è credente, che è diverso da “ateo” perché l’ateo esclude la divinità in toto mentre lui crede che gli altri possano avere un’entità superiore come punto di riferimento.

“La natura esposta” realizza, quindi, anche un momento di condivisione e di dialogo tra le tre religioni monoteiste, cristianesimo, ebraismo e islamismo.

Erri De Luca è “fratello di tutti gli uomini”, li rispetta attraverso il coraggio delle azioni e con la parola che deve essere libera, non «deve annientarsi di reticenza e di censura». Lo ha dimostrato quando ha dichiarato, in alcune interviste, che «la linea sedicente ad Alta Velocità va intralciata, impedita e sabotata per legittima difesa del suolo, dell’aria e dell’acqua», guadagnandosi l’accusa di istigazione a delinquere che lo ha portato ad affrontare un processo conclusosi, lo scorso anno, con la sua assoluzione. Perché la liberta di espressione, la libertà di parola è un diritto fondamentale che va protetto sempre, anche se si cerca di calpestarlo.

E De Luca, un “chiosciottimista”, colui che è invincibile perché perde le battaglie ma è sempre pronto a combattere, senza farsi annientare, vuole trasferire proprio questo messaggio ai ragazzi: essere liberi, di cuore e di intelletto, e combattere per i propri ideali.

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