Politica

E’ SEMPRE E SOLO UNA QUESTIONE DI FIDUCIA

Fiducia è la parola chiave e attorno alla quale verte tutta la faccenda. Fiducia degli elettori che eleggono e scelgono da chi vogliono essere rappresentati. Fiducia dei partiti nelle donne e negli uomini indicati per tracciare il percorso che deve compiere una comunità per scrivere il proprio futuro. Fiducia reciproca tra sindaco e componenti dell’assise che deve significare vestire la maglia della città di Ruvo di Puglia, incarnarne valori e principi e portare avanti un’azione di governo che sia incisiva e rispettosa di tutti. Quando questa alchimia viene meno per mille motivi gli scenari cambiano, la politica diviene inevitabilmente ancor più processo di sintesi, ci sono divergenze che vengono smussate o prese di posizioni talvolta difficili da smuovere.

E’ chiaro che se si arriva a una missiva come quella da noi pubblicata, il vaso è colmo. Significa che nel percorso di questa amministrazione ci sono state “schermaglie” più o meno segrete che poi hanno portato a sottoscrivere un atto di “sfiducia”. Significa che non si può più andare avanti insieme e bisogna prenderne atto. Non si può più continuare a procedere uno accanto all’altro, perché non so se tu riuscirai a continuare a rappresentarmi degnamente.

Quel che resta di questo scossone è facilmente leggibile sui volti di chi ieri era in Consiglio. Musi ancora poco distesi, sguardi orientati da altra parte quando le cose udite sono state molto complicate da accogliere. Tra chi per ruolo avrebbe dovuto parlare e, invece, ha lasciato parlare ma che ha difeso sé stessa, la propria storia fino allo stremo. Come la posizione inamovibile e intransigente di Angela Bruni: lo doveva alla città e alla sua storia. E poi c’era lui, il sindaco, al centro della scena “solo”. Visibilmente scosso e commosso quando ha dovuto ringraziare gli “ex” (due per sempre, altri per un breve periodo) assessori. Perché è normale che lavorare tutti i giorni con un’equipe e allenarla, mescola storie, esperienze, flussi di vita, ma poi arriva il momento in cui bisogna fare delle scelte.

Forzata magari, imposta dall’alto, ma inevitabile se si vuole completare il percorso e lasciare il proprio segno su un’idea di città giusta o sbagliata che sia. Abbiamo analizzato mille volte l’aspetto non politico di un sindaco che ha sempre detto di preferire “parlare con i fatti”. Altri magari avrebbero aperto una crisi di 20 giorni per ascoltare tutti i protagonisti della vicenda, confrontarsi con i vertici regionali dei partiti che gli hanno dato fiducia quando è stato indicato come candidato sindaco e trovato una soluzione che lo avrebbe portato a ripresentarsi “forte” in Consiglio Comunale. Perché l’immagine di solitudine emersa dal Consiglio di ieri di certo non è stata bella per la sua esperienza personale e per quella della città. Se la fiducia degli elettori sarà venuta meno o si sarà rafforzata non è più qualcosa che riguarda Pasquale Chieco, ma è materia dei suoi successori. Questo fattore è stato sottovalutato: tra un anno e mezzo o due si voterà e quindi bisogna lasciar spazio, bisogna che la politica faccia il suo corso e consenta a tutti di farsi trovare ben allenati per la competizione elettorale.

E’ la politica: un mondo che oggi ti fortifica, domani ti può buttare via. E non è sempre e solo colpa di chi ti lascia andare.  Ma dirò di più, la crisi non è ancora superata perché ora occorre trovare un nuovo equilibrio, lenire le tante parole che si sono dette e occorrerà trovare fiducia in una nuova squadra.

Fiducia è anche quella che si instaura tra chi dirige una testata e i suoi lettori, anche di chi si confronta, di chi ti spiega, di chi non ti fa fare lo “scooppettino” per il gusto di farlo. Fiducia è anche quella di chi vorrà venire a spiegare davanti a una telecamera o a un caffè, dialogare, confrontarsi, nel rispetto delle posizioni talvolta anche lontane ma sempre meritevoli di fiducia. E’ il gioco delle parti, c’è poco da fare. Aspettiamo le dichiarazioni dei segretari, degli assessori uscenti, di chi vorrà venire a chiarire ai nostri lettori alcune dinamiche.

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