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CRIFO WINES DEVASTANTE: A2 A UN PASSO

Duello n. 2 della serie di finale conquistato dalla Crifo Wines Ruvo di Puglia che schianta ancora gli Herons e si prepara a percorrere gli ultimi metri del rettilineo che conduce al paradiso dell’A2. Mai nessuna squadra ruvese si è spinta così in alto, mai nessun team nella storia della pallacanestro biancoazzurra è riuscita a volare sopra le nuvole della B Nazionale. Adesso rimane la scaramanzia e un altro assalto da vincere già venerdì 13 che potrebbe essere un giorno baciato dalla fortuna. In una bolgia, i ruvesi vengono trascinati oltre il grande spirito di sacrificio della Herons Montecatini, eroica per resistenza, per capacità di non mollare, di rientrare a più riprese in partita. Poi ha dovuto arrendersi alla forza di Ruvo, alla sua profondità, alla sua freschezza fisica. Le mancano Benites e due pedine, ma non vogliono alibi, vogliono dare tutto quello che hanno. Spaventano Ruvo in avvio finendo sul +6, mettono paura al Palasport di viale C. Colombo riportandosi sul -4 dopo aver visto le streghe, poi dalla tripla dello zio d’America ha segnato solo 9 punti in 10’.

Più volte ha indossato il cappello da cowboy, “San Josh” da Ruvo di Puglia, poi è diventato capitano di una città intera. E’ quel giocatore da momento che conta che ogni allenatore vorrebbe avere. Vincono all’unisono tutti insieme, serve che tutti facciano le cose giuste sempre, ma poi c’è lui che sente l’odore dei momenti che resteranno scolpiti nella storia e allora si prende la responsabilità di fare semplicemente il Darryl Joshua Jackson. Ed è lui l’uomo copertina di questa stagione, di questa serata: sul 53-49, dopo che gli Herons hanno provato ad assalire il castello rientrando da -19, infila una tripla che sa di imprecazione per i termali, di preghiera rivolta verso gli dei del basket per chi tifa biancoazzurro. Accanto ai più grandi giocatori che hanno fatto la storia ruvese, Corvino, Pate, Delli Carri, Laquintana, Bagdonavicius, solo per citarne alcuni dei tanti medagliati in canotta ruvese, ci sarà il suo nome impresso nella teca per volere della sua gente che lo ha eletto “paladino” da sempre. Non si vince da soli, per carità, ma questo giocatore merita dei titoli particolari.

E’ stata una gara che ha vissuto un grandissimo pirotecnico primo quarto, dove Borra ha subito fatto sentire muscoli e punti ribattendo colpo su colpo ad Arrigoni e Kupstas. I ruvesi mettono il turbo con un parzialone tra fine primo quarto e inizio del secondo: scappano via definitivamente. La sterzata al match la dà Isotta: qualità e testa con gli altri a seguirlo. All’intervallo si va sul 51-36, mentre al rientro in campo gli Herons provano il tutto per tutto, segnano con continuità dal periodo e si fanno sentire con Sgobba. Sino al 53-49 momento in cui Jackson ha dato un’occhiata al cielo e ha capito che era il momento di cominciare a far gioire un popolo, una città, una regione intera.

Ultimo quarto valido solo per le statistiche con il parziale di 17-2 in 6’ che ha fatto cominciare tutti a pensare al trasferimento a Montecatini oppure al maxischermo che la città si appresta ad allestire. Ne manca una e guai a rilassarsi!

Crifo Wines Ruvo di Puglia – Herons Montecatini 88-60

(30-28, 51-35, 67-53)

Ruvo: Lorenzetti 8, Borra 10, Berardi, Reale 1, Moreno 3, Jerkovic 9, Jackson 10, Timperi 2, Gatto 6, Isotta 14, Musso 13, Conte 12. Coach Rajola

Montecatini: Rattazzi, Arrigoni 13, Chiera 10, Paesano 2, Giannozzi 5, Aminti, Kupstas 13, Dell’Uomo 2, Sgobba 7, Natali 8. Coach Barsotti

Arbitri: Guarino di Campobasso, Spessot di Gradisca D’Isonzo

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