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CILIEGIE: COLDIRETTI PUGLIA, MANCATO RITIRO ATTEGGIAMENTO STRUMENTALE PER FAR ABBASSARE I PREZZI

“Contraddittorio che una adesione su base volontaria sia divenuta obbligatoria senza alcun preavviso e per volontà non dello Stato ma di alcuni anelli della filiera commerciale e distributiva ortofrutticola che si sono ricordati del valore etico della ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’ ad orologeria, proprio nelle ore in cui sta iniziando la campagna delle ciliegie. Ciò sta determinando il blocco della raccolta che per la prima volta sarebbe iniziata ad aprile e l’ovvio e preoccupante gioco al ribasso dei prezzi, quando ci sono le prime contrattazioni. E’ la prima volta che un atteggiamento evidentemente capzioso sta unendo commercianti e produttori in una unica protesta, dato che le catene della grande distribuzione organizzata chiedono eventualmente solo al conferitore finale le eventuali certificazioni, non anche a tutti gli altri soggetti della filiera”. E’ il commento del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, intervenendo sulla delicata vicenda che sta interessando i produttori di ciliegie, i commercianti e gli esportatori, oltre che la grande distribuzione organizzata, con il blocco della raccolta per i mancati ritiri a causa dello sciopero dei commercianti.

A settembre scorso Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in linea con la lotta al caporalato, ha promosso l’adesione alla ‘Rete del Lavoro agricolo di qualità’, l’organismo autonomo per la certificazione etica delle aziende che rispettano le regole.

“Che ci fossero problemi circa l’iter burocratico da seguire per l’adesione volontaria alla Rete non era un mistero – commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che la certificazione etica sia divenuta obbligatoria per volere di qualcuno è altrettanto evidente. Per questo abbiamo chiesto al Prefetto di Bari di incontraci urgentemente per chiedere che l’iter di adesione sia più veloce e meno farraginoso e per approfondire al contempo i meccanismi speculativi che sono evidentemente alla base dei mancati ritiri di ciliegie proprio nei giorni in cui sta partendo la campagna. Non vorremmo che sotto l’algido scudo della lotta al caporalato si celassero bieche manovre per allungare i tempi e far partire le quotazioni ad avvio dei contratti con la grande distribuzione il 29 aprile prossimo”.

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