Attualità

CASSETTE POSTALI, DANIELA MALCANGI SCRIVE AL MINISTERO DELLE IMPRESE

Daniela Malcangi, amministratrice di condominio, scrive al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, a Poste Italiane, al Comune di Ruvo, alla concessionaria tributi per Ruvo, al’AGCom e ad alcune testate giornalistiche nazionali sulla questione delle Cassette postali domiciliari in fabbricati plurifamiliari. Come da nostri precedenti articoli, si evince che, in seguito a quanto disposto da Poste Italiane, ogni condominio sta agendo in maniera personale alla collocazione delle cassette postali. Sulla vicenda, eccetto un intervento del consigliere comunale Nino Ribatti, c’è silenzio assoluto con Poste Italiane che ha fornito le sue spiegazioni e che non ha trovato nessun punto di incontro con i cittadini. Ma i regolamenti edilizi nel centro antico che dicono? Si può collocare qualsiasi cassetta postale all’esterno e di qualsiasi colore? C’è evidentemente una falla. Un’attività commerciale se deve aprire nel centro storico deve fare attenzione al millimetro piuttosto che al colore dell’insegna, per le cassette postali invece non valgono i regolamenti?

Ecco quanto scritto da Daniela Malcangi agli enti preposti:

“La presente per segnalare, agli Enti in indirizzo, ciascuno per quanto di propria competenza, quanto segue:
1)nel mese di maggio-giugno 2025 sono stati affissi su pubblica via, al di sotto dei citofoni e/o sui portoni, incollati con nastro adesivo, fogli/comunicazioni ripetuti in più occasioni (la più recente reca la scritta 3° avviso), e successivamente sulla bacheca condominiale.
Tali comunicazioni prive dei dati del destinatario, firma dell’ente mittente e data segnalavano una fantomatica difficoltà per il portalettere ad effettuare la consegna della corrispondenza e relativa richiesta di spostamento delle cassette postali sulla pubblica via ai sensi del Decreto Ministeriale del 01.10.2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.242 del 15.10.2008;
2)si precisa che la corrispondenza è stata sempre consegnata senza alcuna problematica nelle cassette postali negli ultimi 50-80 anni;
3)l’abitato di Ruvo di Puglia con un centro storico caratteristico e quartieri con fabbricati anni ’50-’70 ha cominciato ad essere tappezzato di affissioni di PosteItaliane, sono state escluse le aree di recentissima costruzione.

Le affissioni solitamente vengono eseguite nel rispetto della normativa di merito e pagamento dell’Imposta Comunale della Pubblicità, …. ci si chiede se in questo caso qualcuno abbia provveduto o ci siano gli estremi di un danno erariale per Cienneffe/Uff Tributi Comune di Ruvo di Puglia. Ruvo consta di circa 24.000 abitanti, un abitato privo di grattaceli e quindi forse si potrebbe stimare un migliaio di affissioni, oltre le ripetute;
4)di conseguenza ad oggi in strada; l’abitato di Ruvo di Puglia è disseminato di cassette postali nere fissate sui muri
5)da confronto con l’Albo Amministratori A.C.A.I., al quale sono iscritta, e con i colleghi in tutta Italia, in webinar all’ultimo corso di aggiornamento tenutosi a maggio 2025, nessuno aveva contezza di tali affissioni di PosteItaliane;
6)la norma oggettivata cita all’art.21 …le cassette devono essere collocate al limite della proprietà… nella maggior parte dei casi sono state alloggiate sul muro perimetrale del fabbricato sospese e sporgenti sul marciapiede cioè sulla pubblica via, come da foto allegate ->Quesito: dato che trattasi di affissione di “manufatti” su pubblica via per interessi privati, … ci si chiede se, per un tale alloggiamento, occorra ottenere la concessione di occupazione del suolo pubblico ai sensi dell’art.20 del D.Lgs285/92 e D.Lgs.507/93, concessione che viene rilasciata a condizione che venga garantita la sicurezza dei pedoni nonché il rispetto delle normative in materia di abbattimento delle barriere architettoniche su area pubblica (D.P.R.503/96);
7)tale alloggiamento crea rischi di impatto ai pedoni in transito, o ai disabili in carrozzina che sono costretti a scendere dal marciapiede e immettersi sul piano viabile, destinato ai veicoli, per poi rientrare successivamente sul marciapiede. Il rischio di impatto contro le cassette postali, essendo sospese ad altezza d’uomo, subentra anche a chi è semplicemente distratto mentre cammina su un marciapiede stretto (All foto n.6-7-8), casistiche che richiedono una valutazione e risoluzione preliminare e non postuma degli enti/organi competenti;
8)la norma prosegue…. o comunque in luogo liberamente accessibile…. l’androne del portone condominio, dove sono solitamente ubicate le cassette, è liberamente accessibile
nei fabbricati vivono molti anziani che aprono prontamente alla citofonata del postino, come succede da decenni;
9)nella Nota 2 di PosteItaliane si cita “… in caso di impossibilità all’accesso alle cassette postali…. la relativa corrispondenza rimarrà presso l’ufficio…” tale impossibilità non è stata dimostrata da PosteItaliane. In un’occasione ho personalmente invitato il portalettere ad effettuare una consegna puntuale della corrispondenza. E’ stato inoltrato reclamo dettagliato a PosteItaliane della situazione e del comportamento riscontrato successivamente presso l’Uff Recapito Corrispondenza, con sede a Ruvo in Via C. Battisti 25, ma senza riscontro scritto da parte dell’Ente, (All n.3, reclamo depositato presso l’Uff postale di via C. Battisti 23/B il 23.07.24, si omettono gli indirizzi dei fabbricati). Si attesta che è pervenuta una telefonata di merito (si suppone da sig. Lamonarca – Responsabile Uff Corrispondenza di Ruvo e paesi limitrofi);
10)la norma oggettivata all’art.21 cita..”… in mancanza, il ritiro dell’invio avverra’ presso l’ufficio postale previo avviso di giacenza”->Quesito:… ci si chiede dove siano finiti questi avvisi di giacenza!!!! SI FA PRESENTE CHE:
A)non tutti i fabbricati hanno un’area esterna rientrante rispetto al limite del muro perimetrale e piano stradale, quindi di proprietà privata, dove poter agevolmente alloggiare le cassette postali (All foto n.9);
B)alcuni fabbricati hanno il portone che si affaccia direttamente sul marciapiede destinato per buona parte a pista ciclabile quindi l’area destinata ai pedoni resta modesta e verrebbe ulteriormente ridotta nel transito dovendosi distanziare delle predette cassette esterne, inoltre vi è l’assenza degli spazi minimi fra portone condominiale e civico successivo per poterle materialmente alloggiare o è adiacente un’attività commerciale a cui garantire lo spazio per una vetrina espositiva sul muro perimetrale (All foto n.10);
C)alcuni fabbricati constano di 10,12+12 o 26 condomini, oltre cassetta condominiale significa tappezzare una intera parete del muro perimetrale del fabbricato di cassette postali nere una variazione del decoro architettonico che genera del prospetto del palazzo;->Quesito: Il criterio di attribuzione delle cassette postali ai singoli condomini dovrà essere in ordine di altezza o ridotta mobilità dei condomini?… ci si chiede nel caso ci siano più anziani o condomini bassi si finirà per fissarle raso pavimento, a rischio deiezioni dei cani in transito. Situazione alquanto allucinante che necessita di opportune/necessarie valutazioni;
D)nel centro storico si può assistere ad una “infestazione” da cassette postali nere/grigie
esterne in contrasto con l’architettura storica dei palazzi dai più imponenti alle più semplici dimore antiche (All foto n.12-13), la cui tipologia e materiale creano un impatto visivo che richiede le opportune valutazioni dell’Ente preposto alla tutela;
E)come riferito dai condomini, l’azione informativa operata dai portalettere di zona, ha intimorito soprattutto i più anziani, quelli più abituati a ricevere corrispondenza cartacea, piuttosto che approcciarli con serenità indirizzandoli a soluzioni alternative e condivise, come invece lasciano intendere le comunicazioni di cui alle Note n.1-2;
F)tutte le altre società private che effettuano la consegna della corrispondenza come anche i corrieri hanno segnalato alcuna problematica per le cassette postali; non
G)la norma reca datazione di pubblicazione 2008 e sembra finora disattesa su tutto il territorio italiano…ci si chiede se Ruvo di Puglia sia il “Ground Zero” della problematica. Nelle città limitrofe, non sono state affisse pari comunicazioni, qualcosa comincia sul comune di Terlizzi (BA);
H)altro problema è il personale presente nell’Ufficio Ritiro Corrispondenza di Ruvo, via C. Battisti 25, privo di cartellino identificativo, non disponibile a qualificarsi, con orari di apertura al pubblico per il ritiro della corrispondenza non consegnata non compatibili con gli orari standard di lavoro degli utenti->Quesito:Tali comportamenti appaiono non consoni a personale adibito ad interfacciarsi con il pubblico, visto le nuove mansione attribuite cioè ricevere tutti i cittadini ruvesi che intendono ritirare la propria corrispondenza… ci si chiede se sia stata fornita una adeguata formazione preliminare;
I)la corrispondenza a partire dall’estate 2024 e nei mesi antecedenti all’affissione delle note di cui sopra è stata consegnata a singhiozzo, recapitata in ritardo anche dopo mesi. Ho assistito personalmente ad accese discussioni quasi risse nell’Ufficio Postale di via C. Battisti 23/B dove i cittadini ruvesi si lamentavano animosamente di tali disservizi, delle more che erano costretti a pagare sulle bollette fino in alcuni casi alla sospensione di alcune utenze e il personale allo sportello pazientemente/gentilmente rispondeva che non erano responsabili dell’accaduto e di rivolgersi all’Uff Recapito Corrispondenza,ubicato all’isolato accanto, dove puntualmente nessuno apriva la porta o peggio non sapevano nulla. Ho
contattato CC e Vigili Urbani per segnalare quanto accadeva, entrambi hanno risposto che se chiamati sul fatto sarebbero intervenuti.->Quesito: Gli eventi descritti non appaiono casuali … ci si chiede se possano rientrare tra i danni collaterali di una strategia societaria di riassetto del settore operata da PosteItaliane: modificare l’asset del servizio cosi da velocizzarlo, penalizzando i fruitori del servizio stesso … e se tali procedure siano presumibilmente assoggettabili a verifica degli Enti preposti a farlo;
L)la mancata consegna della corrispondenza di natura condominiale a me indirizzata consegnata a singhiozzo o talvolta non consegnata proprio e che invece dovrebbe essere sempre garantita alle imprese, come indicato nella stessa norma di cui sopra, mi espone a difficoltà professionali;
M)ho invitato tutti i condomini, da me seguiti, a farsi inviare la corrispondenza per mail per ridurre il disagio, stesso criterio ho adottato con i fornitori, restano cmq le comunicazioni che invia PostaItaliane per i versamenti effettuati dai condomini sui conti correnti condominiali postali, per le quali valuterò le opportune azione da intraprendere a tutela;
N)la norma in argomento pubblicata nel 2008 non reca decreti attuativi con termini di applicazione, scadenza per l’adeguamento o sanzioni ma cita una 3^ possibilità di soluzione “….salvi accordi particolari con l’ufficio postale di distribuzione…” parte disattesa dall’Uff Recapito Corrispondenza di Ruvo, che come unica risposta alle lamentele per la mancata consegna della corrispondenza o alla richiesta di soluzioni alternative esprime disinteresse e indifferenza;
SI DA ATTO:
1)dell’azione intrapresa da un rappresentante politico di zona che si è interfacciato con l’Uff Recapito Corrispondenza di Ruvo, come da articoli apparsi su Ruvesi.it , sito di informazione locale, in data 07-14 29.06.25, (link indicati in calce alla presente nota) dal cui tenore si evince una interlocuzione via call con il Responsabile Relazioni Istituzionali Sud Italia di PosteItaliane, (si suppone Marco Giannelli Savastano
come indicato sul sito Linkedln) “…che resta irremovibile…” non considerando le richieste presentate a tutela del centro storico e degli cittadini ruvesi più fragili e che ha disatteso anche quanto promesso all’Amministrazione Comunale. ->Quesito: PosteItaliane pretende l’applicazione della norma a macchia di leopardo in Italia e decide di applicarla a Ruvo di Puglia… e non in tutti i paesi e città limitrofi…. ci si chiede se la variazione nella modalità di consegna della corrispondenza, a seguito di nuove strategie di marketing e gestione dei servizi e prodotti di PosteItaliane, non avrebbe dovuto essere concordata con il Ministero al fine di avviare una doverosa e chiara pubblicità su canali ufficiali per informare gli utenti e dare il tempo agli Enti coinvolti nella situazione di concordare azioni congiunte e non lesive dei diritti dei fruitori del servizio.
Essendo una variazione unilaterale, …ci si chiede se i costi derivanti (acquisto/installazione cassette) debbano ricadere interamente su PosteItaliane;
2)che non è stata resa nota ai cittadini ruvesi la valutazione espressa dalla Soprintendenza
in merito all’esposizione su pubblica via e affissione sui palazzi nel centro storico delle cassette postali nere/grigie…ci si chiede se sia stata interpellata in merito;
3)che l’Amministrazione del Comune di Ruvo di Puglia si è attivata in merito sulla questione, ma sarebbe stata più efficace una conferenza di servizio o tavolo di trattative che coinvolgesse tutti gli interlocutori: PosteItaliane, la Soprintendenza, i Responsabili delle varie Aree del Comune coinvolte dalla questione, gli amministratori di condominio e soprattutto i cittadini ruvesi o loro rappresentanti, per valutare e trovare una quadra della situazione che adottasse un criterio di omogeneità nella tipologia e nell’esposizione di tali cassette postali, nei casi di provata fattibilità, non deturpasse un paese dal riscontrato valore storico e paesaggistico, nel rispetto della norma che è provvista di più casistiche di applicazione.
Si richiedono delucidazioni/risposte, per iscritto, dagli Enti in indirizzo ciascuno per quanto di propria competenza, fine di dirimere la questione:
• evitare inutili aggravi di spesa per i condomini al con acquisto di cassette nere non conformi oltre lavori edili di alloggiamento, che diventano soltanto ricettacolo di pubblicità, • ricevere chiari criteri di ubicazione delle cassette postali che non comportino possibili future, evitando tassazioni rischi di risarcimenti futuri per danni a pedoni causati dall’esposizione su pubblica via in posizione impropria delle stesse, e
• risolvere soprattutto la questione della mancata consegna della posta opportunamente i condomini.
La mancata consegna della posta così da informare rientra nelle prerogative di vigilanza e controllo del MINIT e dell’AGcom, si auspica un’azione di controllo anche sulle missive con consegna geolocalizzata, come per la Tosap (tassa occupazione suolo pubblico, emessa per i passi carrabili) per evitare l’emissione di avviso di accertamento per ritardato pagamento a danno dei condomini e dei singoli cittadini ruvesi. Si constata amaramente che PosteItaliane valuta con scarsa attenzione la generazione ancora legata al cartaceo, al bollettino delle utenze da pagare fisicamente nell’Uff postale e all’uso del contante, quindi i destinatari delle ultime corrispondenze in forma cartacea, un mercato forse non più appetibile e remunerativo… allora forse occorrerebbe chiarezza e trasparenza dovuta verso i destinatari di corrispondenza divenuti semplici clienti bistrattati perchè privi di interesse commerciale per la società PosteItaliane, visto che si suppone debba ancora esistere il controllo statale di vigilanza e indirizzo sulle attività della società per i servizi di interesse generale e pubblico.
Soluzioni alternative possono essere trovate senza fare danno e scempio di un paese… Ruvo di Puglia … FINORA …. porta del Parco dell’Alta Murgia, sede del Museo Jatta e detentrice del famoso Vaso di Talos, della Cattedrale considerata un capolavoro dell’architettura romanica pugliese, di un centro storico dalle caratteristiche peculiari e di manifestazioni culturali e musicali di interesse generale, ORA forse… il paese delle cassette postali nere affisse in strada.

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