Agricoltura

ALTRI 176 ALBERI MONUMENTALI PUGLIESI IN “ALBO VERDE NAZIONALE”

Sono 176 le nuove iscrizioni di alberi monumentali della Puglia, con cui si arricchisce l’albo verde nazionale, esemplari che raggiungono anche i 40 metri di altezza e quasi 900 metri di circonferenza, di cui solo 12 sono in centri urbani, 5 a Bari e 7 a Foggia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione del Decreto del Mipaaf con cui è stato approvato il 5° aggiornamento dell’Elenco degli alberi Monumentali d’Italia.

Gli esemplari che ne fanno parte si contraddistinguono per l’elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali), per l’importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali, per il loro stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico, per la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari. Tra le nuove iscrizioni spiccano per numerosità i cedri, le querce, i platani e i faggi, mentre fanno la loro prima comparsa nell’Elenco alcune specie come l’acero palmato rosso, la camelia e l’anagiride.

Nella  Piana degli Ulivi Monumentali è altissima la concentrazione di ulivi millenari con ben 250mila esemplari di pregio straordinario che potrebbero fregiarsi del prestigioso riconoscimento di ‘ patrimonio dell’Unesco’. Si stima che alcuni potrebbero addirittura avere un’età fino a 3.000 anni, con circonferenze che superano i 10 metri. Una ricchezza dal punto di vista storico e turistico sino ad oggi mantenuta in vita soprattutto grazie all’impegno di generazioni di agricoltori, anche a prezzo di sacrifici considerevoli. La gestione di un ulivo monumentale è, infatti – rileva la Coldiretti Puglia – molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento.

Un impegno che rischia ora di essere vanificato dall’epidemia di Xylella che dal 2013 ad oggi ha colpito 8mila chilometri quadrati, con un danno stimabile di quasi 3 miliardi euro, secondo un’analisi della Coldiretti. L’urgenza è salvare da nuovi contagi la Piana degli Ulivi Monumentali che ha già perso 1/3 degli ulivi di inestimabile valore – conclude Coldiretti Puglia – preservati nel tempo ed arginare in Puglia la diffusione della Xylella Fastidiosa – ceppo pauca, quello pugliese – che secondo lo studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d’America) potrà causare, se non viene fermata, un impatto economico negativo in Europa d in Italia fino a 20 miliardi, conclude Coldiretti Puglia.

L’Elenco degli Alberi Monumentali d’Italia, integrato dal recente aggiornamento, è – conclude Coldiretti – una iniziativa importante per far crescere la cultura del verde, del bello e della memoria storica nel nostro Paese.

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