Attualità

ALL’UNIVERSITAS MERCATORUM UNA TESI SULLA CANTINA DI RUVO DI PUGLIA

Si è svolta giovedì 28 settembre a Roma la discussione delle Tesi di Laurea Magistrale in Management presso l’Universitas Mercatorum, l’Ateneo fondato dall’Unione delle Camere di Commercio italiano. Fra i lavori presentati, ha ricevuto notevole apprezzamento la tesi di Antonio Visicchio, alla terza laurea. Relatori il Rettore, prof. Giovanni Cannata e la prof.ssa Aurora Cavallo. Nel suo lavoro Visicchio ha parlato di una vera è propria “guerra del vino” tra gli storici produttori stanziati nell’Europa mediterranea e i nuovi emergenti rappresentati da Paesi quali Cile, U.S.A., Sud Afica, Cina.

La Cantina di Ruvo di Puglia è una Cooperativa nata nel 1960 all’indomani della Riforma Agraria per aggregare quelli agricoltori che erano diventati piccoli proprietari terrieri e che da soli non riuscivano a negoziare o a gestire trattative per la vendita dell’uva se non tramite dei mediatori che venivano pagati a provvigione. Dal 2012 a seguito dell’ennesima riforma della P.A.C. ha dovuto iniziare a ragionare su una ristrutturazione dei brand aziendali e del marketing nel momento in cui sono venuti meno gli incentivi alla distillazione. Ed è così che grazie all’intraprendenza della nuova gestione presieduta dal dott. Sebastiano Marinelli e all’esperienza di un manager, il dott. Riccardo Ravasio già direttore vendite della più grande azienda vitivinicola italiana (il Gruppo Italiano Vini), ha intravisto nell’emergente mercato cinese una proficua opportunità. Sin da subito è stata imbastita una piattaforma export con una struttura di Macao che presto fungerà da warehouse e Brand Office, avendo più magazzini dislocati nelle principali aree metropolitane – Guangzhou e Shanghai in primis. Inoltre la Cantina ha inteso monitorare i potenziali importatori, in virtù della conoscenza del mercato dell’export manager designato, al fine di cogliere tutte le opportunità possibili che il colosso asiatico offre. E non mancano le prime conferme del buon lavoro svolto giacché nel 2016 la Cantina ha vinto il prestigioso China Spirt Award per il Nero di Troia.

A margine della cerimonia è stato organizzato un piccolo punto di ristoro dove far degustare i vini della Cantina ruvese, elogiati e plauditi da tutti gli ospiti presenti.

Alla tesi è stato attribuito il punteggio di 110 e lode per l’innovativa lettura in chiave economica e per il contributo fornito nell’approfondire le modalità di intervento pubblico in un settore in forte crescita come quello vitivinicolo. La discussione del candidato si è conclusa con la frase del fondatore di Slow Food, Carlo Petrini: “Oggi a zappare ci vanno, ci vorrebbero andare, quelli che studiando hanno capito che è a partire dal cibo che si cambia il mondo, e si migliora l’ambiente, la salute, la qualità della vita di tutti”.

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